29 luglio 2021

Indagine Quattroruote: le auto nuove si fanno desiderare

La crisi dei microchip rallenta la produzione e penalizza le vendite. Fino a 10 mesi di ritardo per la consegna.

 

Non bastasse la difficile situazione generale causata dalla pandemia, a penalizzare il mercato delle auto nuove sono anche i lunghissimi tempi di consegna causati dalla crisi dei microchip che rallenta la produzione. Gli effetti si misurano in attese che possono arrivare fino a 10 mesi, come rivela la nuova indagine di Quattroruote, basata su un’inchiesta condotta sul campo presso le reti di vendita e sulle informazioni riservate contenute nelle circolari che le Case inviano abitualmente ai loro dealer.

La carenza di semiconduttori, spiega Quattroruote, sta costringendo le fabbriche a rallentare i ritmi produttivi, quando non a fermare le linee. Il risultato è che le concessionarie, una volta smaltito lo stock degli esemplari in giacenza, ricevono le vetture ordinate col contagocce. E per i nuovi ordini le attese sono lunghissime. Il fenomeno è trasversale e riguarda un po’ tutti i costruttori, anche se con differenze tra i vari modelli. Per esempio, i tempi di attesa vanno dai 5 mesi previsti per le Ford Fiesta e Focus e per la Toyota Yaris 1.5 Hybrid ai 6 di Hyundai Tucson, Toyota Yaris 1.0 e Volkswagen Golf fino agli 8 di Audi Q3 Sportback, A6 Avant e Q7 e le Ford Kuga e S-Max ibride. L’Audi Q5 si fa attendere 9 mesi, mentre per modelli un po’ particolari come le A7RS e Q3 RS Sportback si arriva a stimare la consegna addirittura 10 mesi dopo l’ordine.

Ma non è tutto: il fenomeno si riflette anche sulle dotazioni delle vetture, alcune delle quali comportano ulteriori allungamenti delle attese, al punto che Case e concessionari sconsigliano o impediscono di ordinare le vetture con determinati accessori. La Peugeot, per esempio, per le sue 208 e 2008 parla di “limitate produzioni del quadro strumenti 3D”, suggerendo ai dealer d’indirizzare i clienti sulla strumentazione analogica; le Ford Focus e Kuga costringono ad attese lunghissime, se dotate del sistema Co-Pilot; per la Mercedes, i ritardi maggiori riguardano optional come la realtà aumentata o il tetto apribile.

Gli addetti ai lavori, interpellati da Quattroruote, ritengono che le difficoltà causate dalla mancanza di microchip potranno continuare per tutto l’anno e protrarsi nel primo semestre del 2022, con ripercussioni significative sul numero complessivo di vetture prodotte e sull’andamento delle immatricolazioni.

Da questo link è possibile accedere alla news online e al video dell'indagine

https://www.quattroruote.it/news/eventi/2021/07/29/sul_numero_di_agosto_auto_nuove_i_tempi_di_consegna_sono_fuori_controllo_ecco_perche.html

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