Il direttore Gian Luca Pellegrini: “Non solo chiamate ma anche social. Il rapporto degli automobilisti italiani con lo smartphone è patologico”.
Paolo Crepet: “Una vera dipendenza, un cortocircuito da cui è complicato uscire”
Milano, 26 maggio 2025 - In Italia quasi tre incidenti stradali su quattro (il 71%) hanno come concausa la distrazione. A crearla è l’uso improprio dello smartphone quando si è al volante, una modalità che costa ogni anno molte vittime. E l'emergenza ormai riguarda soprattutto la dipendenza dai social. A diffondere questi dati è l’Istat e l’Automobile Club Italiano. Un dato preoccupante che il team di Quattroruote, da sempre impegnato nell’educare e diffondere una cultura di responsabilità al volante, ha deciso di approfondire e affrontare concretamente dedicando al tema un nuovo progetto di comunicazione e sensibilizzazione.
La nuova iniziativa – che prevede diverse fasi di sviluppo - si chiama “Stop Cellular”, è realizzata in collaborazione con la Polizia Stradale, con il supporto di Kia e il Patrocinio di ACI e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT).
Il primo step del progetto è stato un sondaggio, realizzato da migliaia di utenti su Quattroruote.it, che ha fotografato il rapporto patologico tra gli automobilisti italiani e lo smartphone.
Il 94% delle persone ha infatti ammesso di vedere “in continuazione” o comunque “spesso” altri automobilisti usare lo smartphone a mano libera durante la guida. Di contro, solo il 57% ha ammesso di farlo davvero: il 9% con l’auto in movimento, il 17% in coda e il 31% quando è parcheggiato. A risultare inquietante – spiega Quattroruote – è quel 3% di persone che dice di usare il cellulare per lo streaming di contenuti e quel 4% che addirittura interagisce sui social network. Da notare inoltre come l'11% delle persone ha ammesso di utilizzare lo smartphone senza connetterlo all’infotainment dell’auto, e metà di loro senza far neppure uso di cuffie o vivavoce aftermarket. Il 37% di chi manda messaggi non utilizza i sistemi di dettatura in vivavoce dell'assistente vocale. Il 40% ammette di usare il cellulare in auto per funzioni diverse dalla chiamata, tra cui la messaggistica.
Di fatto la realtà è che non ci si riesce a staccare dallo smartphone: più della metà degli automobilisti lo usa mentre guida. Una dipendenza che la persona riconosce come pericolosa, ma da cui non riesce a liberarsi, al punto da ammettere la possibilità di chiedere aiuto: il 75% degli intervistati, infatti, sarebbe “disponibile a utilizzare un dispositivo che inibisce alcune funzionalità del cellulare mentre si è alla guida”. Una sorta di alcolock per lo smartphone.
Una proposta che viene caldeggiata anche dallo psicologo e sociologo Paolo Crepet, intervistato per l’occasione da Quattroruote (testimonianza pubblicata sul nuovo numero di giugno) che inoltre spiega come si innesca il meccanismo della dipendenza dai social: “Parliamo esattamente di dipendenze. Quanto avviene in macchina, d'altra parte, è lo specchio di ciò che accade in molti altri luoghi. Certo, lì, nell'abitacolo, è particolarmente rischioso. È la stessa sindrome che è esercitata da qualcosa che io faccio ripetutamente e compulsivamente. È proprio il tratto di personalità compulsiva che spinge poi l'individuo a pensare di non poter fare a meno di controllare un messaggio o una notifica. Insomma, il cervello risponde a certi stimoli che svolgono il ruolo di messaggeri di soddisfazione ogni volta che li ricevo – un messaggio, un like ecc. – e viceversa di insoddisfazione, di frustrazione, quando non li ricevo. E ciò mi spinge a cercarli ossessivamente. È un cortocircuito. Da cui è molto complicato uscire. Anche io, come la gran parte di chi ha risposto al vostro sondaggio, sarei favorevole a un dispositivo inibitorio a bordo, un po' come è previsto con l'alcolock per i recidivi”.
Il secondo step del progetto Stop Cellular coinvolge direttamente chi è più spesso protagonista del problema ovvero i giovani, categoria fortemente esposta a tale distrazione e all’abitudine di utilizzare lo smartphone alla guida. Per valorizzare il contributo creativo e innovativo delle nuove generazioni, riconoscendo in esse una capacità unica di proporre soluzioni originali e linguisticamente efficaci, capaci di sensibilizzare il pubblico in modo più incisivo e contemporaneo Quattroruote ha coinvolto gli studenti del corso di Creatività e Progettazione, Laurea in Comunicazione d'Impresa e Relazioni Pubbliche dello Iulm di Milano rendendoli protagonisti di un contest creativo dedicato proprio al tema “Stop Cellular”.
I quattro progetti finalisti sono presentati sulla pagina Instagram @Quattroruote dove il pubblico è chiamato a votare l’idea di comunicazione più utile, innovativa, d’impatto. Quella che otterrà la preferenza degli utenti darà vita, grazie al supporto di Kia, ad una vera e propria installazione mobile diventando il punto di partenza di una importante campagna di sensibilizzazione che sarà promossa online, attraverso tutte le piattaforme e i canali di Quattroruote, e offline, con progetti editoriali e sul territorio, svelati prima dell’estate e sempre realizzati in collaborazione con la Polizia Stradale.
“Ci troviamo di fronte ad una vera e propria dipendenza. I dati ci dicono che in Italia ogni anno oltre 33 mila incidenti avvengono in media per distrazione e qui l'impiego improprio dello smartphone fa la parte del leone, contribuendo a un bilancio pesante di morti e feriti: rispettivamente, 1.429 e 107.643 nel primo semestre del 2024” spiega Gian Luca Pellegrini, direttore di Quattroruote.
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